“L’Italia è ricchissima di capitale umano, ma non se n’è mai resa conto e non lo ha mai valorizzato. Io sono ottimista e ho molta fiducia, stima di questo capitale umano dei giovani”.
Una frase che già nel 2009 suonò come un lascito importantissimo di Rita Levi Montalcini all’Italia: un atto di fiducia, di stima, di speranza che la scienziata affidò ad un’intervista concessa a Riccardo Luna in occasione dei festeggiamenti per i suoi 101 anni.
Una donna che ha vissuto più di un secolo, che ha vissuto in Italia e all’estero, che ha fatto tesoro di ogni esperienza, che ha conosciuto generazioni diverse, studiato e sperimentato. Una donna che è partita, che si è allontanata dal suo Paese per studiare, ma che poi è tornata e che ha sempre esaltato il Belpaese e onorato l’Italia. Mi è capitato di intervistarla e in pochi attimi, mi ha saputo trasmettere la sua gioia per lo studio, l’attenzione per la
Come lei in tanti se ne sono andati dal nostro Paese. Ma a differenza della professoressa Montalcini, in molti hanno scelto di andarsene e di non tornare. Per tante ragioni.
C’è chi ha scelto di fare un’esperienza all’estero e poi si è trovato bene e ha scelto di restare fuori dai confini nazionali. C’è chi invece, si è visto costretto a emigrare per trovare lavoro e quelle opportunità che -dicono- l’Italia non è in grado di offrire. C’è chi dall’Italia ha proprio voluto fuggire per repulsione, nervosismo, insoddisfazione, malcontento, frustrazione. Non sono solo i cosiddetti ‘cervelli in fuga’: sono tanti, tantissimi italiani che affollano le liste di emigrati e migranti… giovani e meno giovani, uomini e donne… italiani che hanno un capitale umano incredibilmente ricco.
L’Italia ha un export che tiene (e tiene bene) nonostante i tempi non proprio rosei dell’economia mondiale: nel 2011 l’Organizzazione per il Commercio Mondiale ha stimato che il nostro Paese di colloca all’ottavo posto nel mondo nell’esportazione di beni manifatturieri (con circa 520miliardi di dollari); le vendite di prodotti italiani al di fuori dell’Ue a 27 sono aumentate del 10% nel periodo gennaio-ottobre 2012 rispetto al 2011; il lusso a Natale 2012 ha portato all’export italiano dei beni di lusso tra i 18 e i 23 miliardi di euro (il 20-25% del fatturato estero annuo, secondo Fondazione Altagamma, sulla base di un report di Frontier Economics elaborato per lo European Cultural and Creative Industries Alliance).